L’obiettivo dello studio è migliorare la raccolta differenziata, introducendo pratiche relative all’economia circolare e alla sostenibilità ambientale. Per ottenere tale obiettivo è fondamentale individuare le criticità e le possibili soluzioni che permettano di raggiungere un livello minimo di riciclaggio del 65%, come proposto dall’UE per il 2020, puntando a raggiungere il riciclaggio dell’85% del rifiuto assimilabile ad urbano attualmente prodotto dal personale dell’Ateneo e dagli studenti. Tale percentuale si giustifica col fatto che il rifiuto urbano prodotto in Università è in larga parte riciclabile e, pertanto, valorizzabile. Per questo motivo il report propone pratiche e valutazioni utili per il raggiungimento di questo livello di raccolta differenziata, valutando i risparmi economici ottenibili ipotizzando anche lo scenario in cui il pagamento della tassa sui rifiuti (TARI) sia valutata in funzione della quota variabile di rifiuto indifferenziato conferito. Lo studio è stato arricchito dalle opinioni degli studenti dell’Università, per mezzo di un questionario online che ha coinvolto circa 550 ragazzi.